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giovedì 16 ottobre 2008

EMISSIONI E CLIMA: COMUNICATO STAMPA VERDI EUROPEI

Pacchetto energia e ministro Ronchi: "Il governo gioca coi numeri" apri

GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO COMUNICATO STAMPA Bruxelles, 15 ottobre 2008
Pacchetto energia e ministro Ronchi - Frassoni: "Il governo gioca coi numeri"
Il ministro Ronchi in un'intervista al Sole 24 Ore ha dichiarato che sulla base di conti fatti dall'Unione europea, rispetto all'applicazione delle misure del pacchetto energia (il noto 20/20/20), "L'Italia pagherebbe 180 miliardi di euro, l'1,14% del suo Pil e il 19,7% dei costi totali del piano, più di Spagna (17%), Francia (14,9%), Germania, Inghilterra (12,5%)".
Monica Frassoni, Co-Presidente del Gruppo dei Verdi/ALE, ha così commentato le dichiarazioni del ministro: "Il governo italiano continua a giocare con i numeri. Dopo essere stato costretto ad abbandonare i dati fantasiosi del misterioso e mai pubblicato studio dell'Istituto Rie di Bologna, e a prendere come base gli unici dati esistenti e riconosciuti, cioè quelli della valutazione d'impatto della Commissione europea, adesso la nuova linea è quella di prendere da quel documento lo scenario peggiore e quello considerato non realistico dalla Commissione stessa, ossia quello in cui non c'è alcun contributo dei crediti di emissione acquistati da paesi terzi e senza ricorrere ai certificati verdi per le fonti rinnovabili.
Lo scenario di costi invece più probabile* è quello che prevede un costo pari allo 0,58% del Pil europeo (91 miliardi al 2020) e per l'Italia lo 0,49% del Pil (cioè 8 miliardi): ma bisogna tenere conto anche dei risparmi nella bolletta energetica (50 miliardi a livello europeo) e per la riduzione dell'inquinamento (10 miliardi a livello europeo). Per l'Italia vuole dire che i costi passano da 8 miliardi a 2,7 miliardi.
Quanto mai opportuno è stato l'atteggiamento fermo del presidente Barroso, non disponibile a rinegoziare gli obiettivi del pacchetto né a cadere nella trappola di chi vorrebbe ritardare l'applicazione del pacchetto stesso invocando la recente crisi finanziaria: giustamente - ha detto - "non possiamo rinviare oggi la necessità di modernizzare l'economia europea per affrontare le sfide di domani".
* NOTA all'EDITORE: Sui crediti di emissione da paesi terzi già la commissione ambiente si èpronunciata per un innalzamento della soglia utilizzabile (40%), mentre sui certificati verdi il rapporto Turmes (sulla direttiva per le rinnovabili) è flessibile e consente lo scambio di unità di produzione di rinnovabili sia dentro che fuori gli Stati membri. In altre parole, se Spagna e Germania producono oltre il loro target, l'Italia può comprare da loro, così come può cooperare con loro su progetti in paesi terzi che rientrano nel computo.