L’intervento all’incontro pubblico del 27 febbraio 2009. apri
E’ sempre positivo parlare di ambiente, ma è necessario che alle parole seguano scelte coraggiose.
Rifiuti - Se in passato la vera sfida era la raccolta differenziata, oggi c’è altro su cui puntare: il recupero e la valorizzazione (ma non la termo-valorizzazione che non porta benefici ne economici che ne ambientali) e soprattutto la riduzione alla fonte della produzione di rifiuti.
Un’amministrazione comunale veramente virtuosa deve puntare su questi principi: si tratta di una scelta sostenibile e conveniente.
Non è necessario inventarsi nulla di nuovo: le buone pratiche già ci sono, serve solo determinazione nella loro applicazione. E questo vale in diversi campi.
Ad esempio sull’acqua: separare le reti, smaltire in loco e, soprattutto, recuperare le acque piovane per diversi usi (irrigazione, lavaggio piazzali, ecc.) è un buon principio che in più riduce gli inconvenienti alla rete fognaria che si sono verificati in questi anni.
Per quanto riguarda l’energia: un piccolo comune può far molto promuovendo la produzione in loco (fotovoltaico).
Così facendo propone una soluzione veramente efficace e differente rispetto alla scellerata scelta, avanzata dal governo in questi giorni, di rilanciare il nucleare.
La stessa “macchina comunale” può far molto al suo interno per combinare vantaggio ambientale ed economico.
A partire dalle scelte sull’erogazione dei servizi che a nostro avviso non devono essere guidate e concretizzate con il metodo non rinnovabile del consumo di territorio.
Un comune veramente virtuoso sarà quindi più convincente nei confronti del cittadino quando dovrà chiedere a quest’ultimo di fare la sua parte rinnovando i propri stili di vita.