Il nuovo periodico del comune: tanta carta NON RICICLATA che vanifica il beneficio degli alberi recentemente piantati. L’adesione ad un parco è importante e conveniente, anche per Bernareggio. apri
Sotto un'immagine dei 700 alberi forestali messi a dimora dall'Amministrazione Comunale (intervento di compensazione).
A fianco la copertina del primo numero di Clik, il nuovo informatore dell'Amministrazione Comunale, da cui è estratta la foto.
Rispetto al precedente periodico, Dialogando, un formato più piccolo e soprattutto, spiacevole novità, l'uso di carta NON RICICLATA.
È forse un modo per seguire il ciclo di vita dell'albero, dalla nascita alla morte?
Bernareggio ha ancora tante possibilità per conservare il proprio territorio con una tutela forte e duratura.
Le sue aree di maggior pregio (non solo il CTL3, attualmente al centro della discussione, ma anche il paleoalveo, l'oasi del castagneto, le aree agricole e boschive al confine sud di Villanova e ad est verso Aicurzio) sono a poche centinaia di metri da due PLIS (Parchi Locali di Interessi Sovracomunale): quello del Molgora e quello del Rio Vallone.
Perchè aderire ad un PLIS? Quali sono i costi? Ma soprattutto, quali sono i benefici per la comunità?
Un comune può tutelare il territorio con il proprio strumento urbanistico, ma questo può non bastare.
L’annessione ad un PLIS esistente è la soluzione migliore in quanto consente di sfruttare una gestione coordinata e già avviata, con costi condivisi e sinergie tra i comuni aderenti.
A fronte dell’unico costo sostenuto, quello di adesione (una quota di pochi euro per abitante), è possibile risparmiare sulle attività manutentive delle aree di proprietà pubblica, attualmente a carico del comune. Sui terreni privati la manutenzione rimane a carico dei privati.
Stiamo parlando di aree a vocazione naturalistica e conservativa che non richiedono una gestione intensiva (e costosa) come quella dei parchi cosiddetti urbani ad alta frequentazione.
Un bilancio completo deve inoltre tenere conto dei benefici ambientali (la salute dei cittadini su tutto) non monetizzati ma di estrema importanza.
In più quanto costerebbe l’urbanizzazione di nuove aree con le conseguenti ed inevitabili spese per illuminazione, regimazione acque meteoriche, spazzamento, ecc.?
Per i comuni aderenti ad un parco, infine, sono dedicati bandi di finanziamento specifici a cura di Provincia e Regione, oltre che servizi di educazione ambientale che altrimenti la scuola ed i genitori dovrebbero pagare.
Un parco inoltre può generare opportunità di lavoro: guide, pacchetti di turismo di naturalistico-gastronomico, ecc.
Mantenere "verde" il proprio territorio è anche una questione di immagine: quanti sono orgogliosi di Bernareggio all’ultimo posto nella classifica provinciale delle aree protette?
Il Paleoalveo Sotto un'immagine dei 700 alberi forestali messi a dimora dall'Amministrazione Comunale (intervento di compensazione).
A fianco la copertina del primo numero di Clik, il nuovo informatore dell'Amministrazione Comunale, da cui è estratta la foto.
Rispetto al precedente periodico, Dialogando, un formato più piccolo e soprattutto, spiacevole novità, l'uso di carta NON RICICLATA.
È forse un modo per seguire il ciclo di vita dell'albero, dalla nascita alla morte?
Bernareggio ha ancora tante possibilità per conservare il proprio territorio con una tutela forte e duratura.
Le sue aree di maggior pregio (non solo il CTL3, attualmente al centro della discussione, ma anche il paleoalveo, l'oasi del castagneto, le aree agricole e boschive al confine sud di Villanova e ad est verso Aicurzio) sono a poche centinaia di metri da due PLIS (Parchi Locali di Interessi Sovracomunale): quello del Molgora e quello del Rio Vallone.
Perchè aderire ad un PLIS? Quali sono i costi? Ma soprattutto, quali sono i benefici per la comunità?
Un comune può tutelare il territorio con il proprio strumento urbanistico, ma questo può non bastare.
L’annessione ad un PLIS esistente è la soluzione migliore in quanto consente di sfruttare una gestione coordinata e già avviata, con costi condivisi e sinergie tra i comuni aderenti.
A fronte dell’unico costo sostenuto, quello di adesione (una quota di pochi euro per abitante), è possibile risparmiare sulle attività manutentive delle aree di proprietà pubblica, attualmente a carico del comune. Sui terreni privati la manutenzione rimane a carico dei privati.
Stiamo parlando di aree a vocazione naturalistica e conservativa che non richiedono una gestione intensiva (e costosa) come quella dei parchi cosiddetti urbani ad alta frequentazione.
Un bilancio completo deve inoltre tenere conto dei benefici ambientali (la salute dei cittadini su tutto) non monetizzati ma di estrema importanza.
In più quanto costerebbe l’urbanizzazione di nuove aree con le conseguenti ed inevitabili spese per illuminazione, regimazione acque meteoriche, spazzamento, ecc.?
Per i comuni aderenti ad un parco, infine, sono dedicati bandi di finanziamento specifici a cura di Provincia e Regione, oltre che servizi di educazione ambientale che altrimenti la scuola ed i genitori dovrebbero pagare.
Un parco inoltre può generare opportunità di lavoro: guide, pacchetti di turismo di naturalistico-gastronomico, ecc.
Mantenere "verde" il proprio territorio è anche una questione di immagine: quanti sono orgogliosi di Bernareggio all’ultimo posto nella classifica provinciale delle aree protette?