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Il Lambro è pesantemente inquinato. apri
23 febbraio 2010. In tutti i telegiornali si parla delle anatre "nere" del Lambro: non è l’annuncio della scoperta di una nuova specie, ma il risultato di incidente drammatico.
Tra lunedì e martedì nella raffineria in disuso della Lombarda Petroli di Villasanta qualcuno ha aperto i rubinetti: tonnellate di petrolio e gasolio, equivalenti ad 80 autocisterne (ma si tratta di quantità stimate ancora da confermare), si sono riversate nella rete fognaria arrivando al depuratore di San Rocco (che entra in crisi) e quindi nel Lambro.
I danni per l’ecosistema e per la fauna presente lungo il fiume (recuperate carcasse di anatre e germani) sono gravi e si faranno sentire a lungo.
Per arginare l'enorme chiazza viscida in movimento verso sud, sono intervenute le squadre di sicurezza con l'impiego di sbarramenti gonfiabili e aspiratori. Un disastro che mette in subbuglio tutto il nord Italia: allestito un centro di coordinamento a Milano, innalzato uno sbarramento di sicurezza a Lodi, allertate tutte le province attraversate dal Lambro e quelle lungo il Po a valle della confluenza.
Il presidente della provincia Allevi: "Un gesto criminale". Strana coincidenza infatti la contemporanea fuoriuscita da tre cisterne differenti. Parallelamente alle attività di bonifica, sono state avviate le indagini: ma come è possibile una tale "disattenzione" e mancanza di misure di sicurezza? Un sabotaggio? Come si lega questo evento con il progetto di riqualificazione dell’area?
Davanti agli occhi, immagini che ricordano i disastri causati dalle petroliere nel Oceano Atlantico. Ma siamo a casa nostra, in Brianza.
FEDERAZIONE DEI VERDI
COMUNICATO STAMPA SU DISASTRO DI VILLASANTA
Il disastro ambientale di Villasanta che ha contaminato un vasto territorio , il Lambro, il reticolo idrico minore, azzerato il faticoso processo di ripopolamento faunistico e danneggiato gravemente impianti di depurazione ha creato profondo sconforto in tutti coloro che operano per la salvaguadia dell'ambiente .
La notizia che l'origine del disastro sia quasi certamente dolosa e' ancora piu' inquietante: come e' possibile che volontariamente si scelga di pregiudicare in modo così pesante e cosi difficilmente controllabile le risorse naturali di un'area vasta della nostra regione?
L'onda nera prosegue il suo viaggio dal Parco della valle del Lambro e di Monza fino al Po, contaminado ecosistemi preziosi, sterminando pesci , germani e aironi che stanno nidificando proprio in questo periodo. Senza parlare del danno economico sulla agricoltura e delle possibili infiltrazioni inquinanti sulla catena alimentare.
Chiediamo fermamente che vengano al piu' presto individuate le responsabilita' dirette ed indirette : i colpevoli del gesto anzitutto , ma anche tutti coloro che possono per negligenza o inadempienza aver favorito una azione cosi' criminosa.
Chiediamo che vengano resi noti gli innegabili interessi sotterranei sull' area della Lombarda Petroli che sono quasi certamente il vero movente dei criminali e la chiarezza sui ritardi nell'allerta dei paesi rivieraschi del Lambro e del Po.
Chiediamo anche che vengano immediatamente stanziate risorse economiche dal Governo e dalla Regione pe la messa sicurezza ambientale e per un piano operativo di bonifica e prevenzione sul territorio
Elisabetta Patelli Presidente Verdi della Lombardia
Da Terranews.it : Catastrofe ecologica
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Il Lambro poco prima del depuratore di San Rocco