Ancora un attacco alla legalità con l’approvazione del Legittimo Impedimento. apri Entra in vigore, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Disegno di Legge sul legittimo impedimento, approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo scorso e firmato martedì dal presidente Napolitano.
Il Presidente del Consiglio e i Ministri possono rinviare di 18 mesi la partecipazione ad un processo penale in cui sono coinvolti, sulla base di impegni di governo, semplicemente definiti ''il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti ''.
Un'altra scappatoia ai processi, che ovviamente si applica anche su quelli in corso (guarda un po’…). L'obiettivo dei promotori e' quello di garantire il sereno svolgimento delle funzioni di governo. In realtà si tratta di una norma immorale e, per molti, illegittima, di evidente interesse personale, che sarà valida ''fino all'entrata in vigore della legge costituzionale''.
Obbligatorio battersi contro questa ingiustizia, utilizzando tutti i mezzi possibili, a partire dal referendum (già proposto oltre che dall’Italia dei Valori, anche dal presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli ed dal portavoce della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, leggi la notizia da irispress.it). Uno strumento fondamentale, già impiegato contro il Lodo Alfano e che ci si appresta a organizzare anche per l’acqua pubblica e contro il nucleare.
Ancora una volta, per l’ennesima volta, ci troviamo di fronte all’annullamento del principio fondamentale dell'uguaglianza giuridica di tutti i cittadini davanti alla legge. Che tristezza.