INDIRIZZI DEL PGT, discussione contestata sia per il suo frettoloso iter sia per i contenuti: generici ma con l'intento chiaro di portare nuova edificazione. "Tradimento" elettorale rispetto alla promessa del "basta cemento" apri Difficile sintetizzare quanto avvenuto nella discussione del Consiglio Comunale dell'11 giugno sull'ATTO DI INDIRIZZO PER IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Argomento contestato fin dal suo inserimento nell'ordine del giorno. Tutte le minoranze (Con Bernareggio, Gruppo Riformisti e Gruppo Indipendenti della Lega per Bernareggio e Villanova) chiedono come mai non sia stato rispettato quanto deciso in commissione.
Erano stati concordati infatti almeno 10 giorni per valutare il documento ed invece in pochissimo tempo frettolosa richiesta di osservazioni, convocazione della commissione (nonostante assenza annunciata del presidente) e consiglio comunale per approvazione !
Evidente imbarazzo e risposta che non arriva ! A testa bassa la maggioranza respinge e inizia la discussione.
Si discute quindi sui contenuti del documento, per le minoranze è carente di obiettivi specifici per il nostro territorio e di indicazioni su come raggiungere i generici obiettivi riportati.
Unica certezza che emerge dall'analisi del documento e dalle presentazioni di assessore e tecnico, la presenza di nuova edificazione.
Alla richiesta diretta di precisazione sul fatto che in indirizzo c'è il raggiungimento dei 14000 abitanti teorici del vigente Piano Regolatore Generale, arriva una negazione, che però arriva anche quando si chiede se il piano quindi non prevede nuove edificazioni.
Incertezza che non ferma l'approvazione e apre scenari preoccupanti in vista delle prossime fasi del Piano.
La discussione in Consiglio evidenzia altri due aspetti importanti:
- il concetto di partecipazione della maggioranza che considera queste linee condivise nonostante un iter più che frettoloso e confuso
- l'ormai innegabile questione politica (e non personale) legata alla separazione in maggioranza con la creazione del Gruppo Indipendenti della Lega. Più volte infatti dai membri di questo gruppo è stato sottolineato il tradimento rispetto alle promesse elettorali sul territorio.