Per non dimenticare un EROE AMBIENTALISTA sito dedicato ad ANGELO VASSALLO

mercoledì 18 giugno 2008

BIBLIOTECA, LA MAGGIORANZA SI CREPA


Da: www.giornaledivimercate.it

Adottato venerdì sera in Consiglio comunale il Piano integrato di intervento per il futuro Centro culturale Sinistra contraria, Samantha Sirtori si astiene come Valerio Simoni, che rompe il fronte della minoranza

Bernareggio - La biblioteca passa, ma la maggioranza ne esce in parte divisa. Non c'è stato bisogno di contare i voti, ma c'è mancato poco. E anche l'opposizione non ne è uscita compatta. È stato adottato venerdì sera in un Consiglio comunale fiume terminato alle 3, il Piano integrato di intervento che porterà alla realizzazione di quello che l'Amministrazione ha definito il nuovo Centro culturale, e cioè la biblioteca-auditorium che dovrà sorgere in via Pertini, angolo via Morselli.Tra la maggioranza ha votato contro il consigliere Luigi Villa, vicino a Rifondazione comunista. Ma il suo era un voto atteso ed annunciato. La sorpresa è stata invece quella della giovane Samantha Sirtori, che si è astenuta condividendo le istanze ecologiste del collega Villa. Ha votato a favore l'assessore ai Servizi sociali, Nadio Limonta, pur avendo dichiarato che anche a lui il progetto non piace. Il resto della maggioranza invece, è sembrato compatto sul voto favorevole. Compreso l'ex assessore all'Urbanistica, Gianluigi Motta, che pure aveva presentato un'idea di progetto nella settimana precedente per una biblioteca-auditorium alternativa più incline a bioarchitettura e bioclimatica (esattamente come sarebbe piaciuta a Sirtori e Villa).Sul fronte opposto Lega Nord e la lista civica di centrodestra «La fontana per rinnovare» hanno proseguito senza indugi nella loro critica aspra a metodo, costi e progetto dell'opera e hanno votato contro. L'indipendente Valerio Simoni, invece, ha detto che a lui il progetto piace, ma avrebbe dato la precedenza alla sistemazione del centro storico. Dunque si è astenuto.In tutto questo contradditorio turbillon quasi paradossale, in cui è rimasto disorientato anche il pubblico, che venerdì aveva straordinariamente una certa consistenza (una ventina di persone), alla fine il Piano integrato di intervento è passato con 9 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti. Come a dire, come ha sottolineato «La fontana», che quasi la metà del parlamentino non ha gradito il progetto. Quest'ultimo dovrà essere ora messo a disposizione del pubblico. Poi ci saranno i 60 giorni canonici per l'esposizione e l'accoglimento delle osservazioni da parte dei cittadini. Quindi dovrà tornare in Consiglio per l'approvazione definitiva.La questione è stata dibattutissima e serrata. Prima il sindaco, Daniele Fumagalli, ha presentato velocemente progetto, operazione e numeri (anche per dimostrare l'infondatezza delle accuse di cementificazione). Poi si è aperto il dibattito. La Lega Nord ha sostenuto che l'opera è sovradimensionata (per quanto riguarda la biblioteca, mentre l'auditorium sarebbe sottodimensionato) e che la metodologia è stata scorretta, in quanto è stato interpellato un solo operatore e non sono stati coinvolti cittadini e minoranza in fase di elaborazione del progetto. «Ho perplessità inoltre - ha aggiunto il capogruppo, Maurizio Mariani - sul costo delle future manutenzioni e quello del personale».Stessi argomenti da «La fontana», che però ha parlato anche di imbroglio. «Il sindaco è passato a 300 all'ora su un particolare davvero rilevante - ha attaccato il consigliere Stefano Fumagalli - Il piano interrato dell'edificio è passato da 2,20 metri di altezza a 3. Loro dicono che servirà da magazzino. Adesso. Noi diciamo che invece in futuro sarà tutta biblioteca: una biblioteca più che sovradimensionata». Motta, guadagnando il biasimo delle opposizioni, ha spiegato che ha condiviso il cammino che ha portato al progetto; che lui la vede diversamente dal progettista, Ivo Radaelli, soprattutto per certe scelte, come la corazza in cemento armato, ma che quella è un'opportunità per il paese che non va persa. «Il Pii ci ha costretto ad accettare un unico tipo di progetto - è stata invece l'opinione di Villa - che per noi presenta lacune: è sovradimensionato e non dà un segnale forte in fatto di risparmio energetico. Dalle prime versioni qualcosa è cambiato, ma per noi non è stato sufficiente».
Articolo pubblicato il 17/06/08 Gabriele Ticozzi