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giovedì 19 giugno 2008

PGT BERNAREGGIO: LE PROPOSTE DI VERDI E RIFONDAZIONE


Leggi le proposte di indirizzo elaborate da Verdi Bernareggio e Partito della Rifondazione Comunista Bernareggio per il Piano di Governo del Territorio

PROPOSTA DI ORIENTAMENTO ED INDIRIZZO PER IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

1. Arrestare il consumo ulteriore della risorsa suolo:
- escludendo nuove cementificazioni di superficie a verde permeabile;
- Programmando la realizzazione dei piani attuativi già previsti nel vigente PRG in modo che i servizi attuali non siano messi in crisi;
- Limitando gli interventi nel centro storico esclusivamente a recupero di aree già urbanizzate che potranno comunque prevedere una nuova organizzazione degli spazi ricavando corridoi e zone di verde pubblico il più possibile connessi tra di loro.

2. La costituzione di vincoli forti sul patrimonio naturalistico e arboreo, con:
- l’annessione di parte del territorio nei parchi sovracomunali (Parco del Molgora e Parco del Rio Vallone) che attualmente lambiscono i confini comunali;
- l’inclusione del CTL3 in uno dei due parchi sopra citati, risparmiando sui costi di gestione ed evitando l’inutile duplicazione di apparati burocratici. In alternativa è necessario che il CTL3 diventi parco intercomunale;
- la tutela del patrimonio arboreo esistente (vincoli su essenze di pregio e storiche) e delle attuali fasce boschive, prevedendo altresì la possibilità di realizzarne di nuove, sulla guida di indirizzi e programmi provinciali e regionali e di finanziamenti (Metrobosco, Sistemi Verdi, ecc.);
- la valorizzazione dell’attuale sistema dei sentieri, funzionale soprattutto al collegamento con i comuni limitrofi;
- l’adesione al progetto “Osservatorio PGT Brianza EST” (promosso dall’Associazione Parchi del Vimercatese), quale possibilità di partecipazione, confronto ed integrazione tra i comuni del territorio.

3. La riqualificazione strutturale e organizzativa del centro storico:
- finalizzata a recuperare spazi abitativi, altrimenti abbandonati al degrado e alla marginalità sociale, oltre che a risparmiare utilizzo di nuovo territorio;
- mirata alla rivitalizzazione degli insediamenti commerciali presenti;
- tramite l’applicazione dei principi di mobilità sostenibile, con al centro l’attenzione al pedone ed al ciclista, con garanzie di precedenza e sicurezza sugli altri mezzi di trasporto (percorsi protetti);
- incentivando la mobilità ciclo-pedonale, con la promozione di interventi sugli stili di vita (rischio sindrome metabolica), progetti mirati (pedibus) per l’accesso protetto a strutture di carattere sociale (scuole, centro anziani, ecc.) ed abbattimento delle barriere architettoniche ancora esistenti;
- prevedendo la messa a dimora di nuove essenze arboree autoctone, arredo urbano integrato al contesto locale e aggiornando l’illuminazione pubblica, dove carente, con apparecchiature ad alto rendimento energetico;
- conservando e valorizzando, anche tramite incentivi, il patrimonio storico, rappresentato soprattutto dal sistema delle corti.

4. Impedire l’insediamento nel territorio comunale di grandi strutture commerciali:
- invasive dal punto di vista di occupazione del suolo, di inquinamento e di flussi di traffico indotto;
- a fronte di autorizzazioni per piccoli insediamenti che servano le zone attualmente sprovviste di servizi simili e che possano diventare collettori per la vendita di prodotti locali (filiera corta).

5. Perseguire il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili sia in edifici pubblici che privati tramite:
- produzione di percentuale minima di acqua calda sanitaria con pannelli solari termici, fornitura di energia elettrica con impianti fotovoltaici e recupero di acqua piovana in linea con le indicazioni provinciali;
- incentivi per la riqualificazione energetica;
- la sensibilizzazione della popolazione con l’educazione ambientale al risparmio e alla sostenibilità;
- la creazione di partnership pubblico-private finalizzate a rendere più accessibili le soluzioni energetiche bio-compatibili, sia attraverso la realizzazione di campagne informative rivolte alla cittadinanza sia con la contrattazione di finanziamenti a tasso agevolato.

6. Lo sviluppo di un sistema di coltivazione e produzione biologiche su piccole e medie aree:
- valorizzandolo come risorsa paesaggistica ed ambientale;
- riconvertendo la tendenza attuale alla mono-produzione verso colture differenziate che rendano i prodotti agricoli della zona commercializzabili;
- creando uno spazio pubblico, che accolga il mercato dei prodotti locali (fiera prodotti locali presso struttura fieristica di Osnago), quale luogo di diffusione e promozione della cultura del “mangiar sano”;
- conservando il valore storico della coltivazione familiare di orti, con l’istituzione di aree opportunamente attrezzate per orti comunali.

7. Formulare un “Piano per l’Acqua”, che preveda:
- la promozione e la difesa dell’acqua potabile e pubblica (es. Casa dell’Acqua Cesano B., Corsico, San Donato …);
- la realizzazione di pozzi “di prima falda” soprattutto nelle aree dove è richiesta una grande quantità di acqua per uso irriguo e non potabile (golf, campo di calcio, ecc.).

8. Promuovere la casa come risorsa sociale
:
- favorendo l’accesso all’abitazione a quanti si trovano in condizioni di svantaggio sociale ed economico;
- attraverso la realizzazione di insediamenti di edilizia pubblica.

9. Introdurre la valutazione estetica come criterio determinante per la salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche urbane ed extraurbane storicamente determinatesi:
- Regolamentando l’istallazione di pubblicità invasiva sul territorio per evitarne l’eccessiva diffusione;
- Individuando un apposito ufficio o commissione che valuti criteri estetici (materiali, forme, colori …) dei nuovi interventi edilizi favorendone l’inserimento nel contesto ambientale.

10. Un processo di partecipazione pubblica informata e trasparente al PGT:
- tramite la pubblicizzazione e pubblicazione sul sito internet comunale di dati (Sistema Informativo Territoriale consultabile liberamente sul web), del processo di valutazione degli impatti e dei verbali degli incontri (vedi Besana B. o Carate B.) durante tutto il percorso decisionale;
- con la creazione di tavoli di lavoro tematici, forum della società civile e svolgimento di assemblee plenarie per individuare la necessità di nuovi servizi e le priorità percepite dalla popolazione, cooperando con le amministrazioni confinanti;
- promuovendo, in tutte le fasi di elaborazione del PGT, la collaborazione con le istituzioni universitarie per offrire il territorio locale come progetto ed esperienza di soluzioni innovative ed avanzate nella gestione dello stesso;
- cogliendo l’occasione della discussione del PGT per un progetto che veda il territorio comunale cablato con rete Wi-Fi aperta, per valorizzare una comunicazione efficace ed a basso costo tra i diversi soggetti della comunità aumentando l’accesso alle informazioni in rete.