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martedì 22 luglio 2008

Nuovo portavoce: Grazia Francescato


L’assemblea dei Verdi elegge Francescato e un coordinamento di 7 uomini e 7 donne. Sulle alleanze: “Sono vitali, ma ascolteremo tutto il partito”. Basta “furbetti del partitino, schiena dritta”.

da: http://www.verdi.it/apps/news.php?id=20289


Grazia Francescato è il nuovo portavoce nazionale dei Verdi. Lo ha deciso l'assemblea nazionale del Sole che ride riunita a Chianciano Terme. La candidata è stata eletta con 300 voti, superando Marco Boato (111) e Fabio Roggiolani (63). Al voto hanno partecipato 496 delegati, 13 le schede nulle, 10 bianche. A conclusione dell’assemblea è stato eletto il coordinamento nazionale.
I nuovi membri, 7 uomini e 7 donne, sono Loredana De Petris, Marco Lion, Massimo Fundarò, Fiorella Zabatta, Piniuccia Montanari, Dino di Palma, Barbara Diolaiti, Michele Ragosta, Domenico Lomelo, Susanna Scotti, Caterina Di Bitonto, Antonio Fiorenzani, Fabio Roggiolani e Felicita Cinnante.
Boato subito dopo l’elezione della portavoce, si è congratulato con Francescato, che ha subito risposto all’ex compagno di banco in Parlamento: "Ti ringrazio e spero di poter contare sul tuo e sul vostro prezioso contributo per soffiare buon vento sulla barca dei Verdi". "Puoi contarci", ha assicurato Boato, che ha dichiarato che "collaborerà lealmente" con la neo leader, ribadendo però il suo "dissenso politico", e assicurando “un contributo leale ma in piena autonomia politica per continuare sulla linea del rinnovamento".
A congratularsi con la neo portavoce anche l’ex presidente Alfonso Pecoraro Scanio, fino a quel momento assente e al momento del suo ingresso in sala accolto da applausi e da qualche fischio (“di 40 fischi su 500 delegati non m’importa nulla”, ha replicato). Pecoraro dal suo blog ha spiegato i motivi della sua assenza: “Ho evitato interventi per rispettare il dibattito in atto nei Verdi italiani e non certo per disinteresse. Ma vi assicuro che, sempre in maniera costruttiva, nei prossimi mesi non farò mancare il mio contributo al dibattito”.
Francescato, subito dopo l’elezione, ha ringraziato tutti "anche chi ha votato gli altri candidati" e ha invitato tutti i militanti "a rimboccarsi le maniche". “Ho pensato a un titolo della mia presidenza – ha spiegato: potrebbe essere 'dal singolare al plurale'. Non ci sarà più - spiega - una sola faccia e una sola voce, ma ascolteremo tutti gruppi sul territorio".
L’ex deputata dei Verdi a proposito dei temi politici ha detto che “le alleanze sono letteralmente vitali a partire dalle europee e dalle amministrative ed e' evidente che va ascoltato tutto il partito. Ci confronteremo con tutti – ha aggiunto - e sentiremo tutti dopo il congresso del Prc quando ci sara' un quadro piu' chiaro di tutto il contesto”.
Intanto a Chianciano un gruppo di Verdi, tra cui il capogruppo in Regione Lazio Enrico Fontana, l’ex senatore Giampaolo Silvestri e Paolo Hutter, ha lanciato la proposta dei Verdi per una costituente della sinistra per spingere il partito a guardare in quella direzione.
Sul rilancio dei Verdi Francescato ha assicurato: “Darò tutta me stessa, ci metterò tutta la mia forza, la mia passione, il mio sorriso ma anche la mia durezza perché con alcune persone bisogna essere duri e perché sia chiaro che qui i furbetti del partitino hanno chiuso".
"Se qualcuno - incalza Francescato - ha approfittato dell'aria allegra per farsi i fatti suoi, sappia che l'aria ora è seria e ci vogliono rigore e schiena dritta. Non mi schiero contro le persone ma contro i comportamenti, non si punisce il peccatore ma il peccato, nessuno andrà a casa. Ma bisogna ricominciare avendo ben chiaro che il partito non è un fine, ma un mezzo".
Quanto ai temi, Francescato ha chiesto che i Verdi non vengano più chiamati “quelli del no”. “Noi diciamo alcuni no, non ideologici ma sacrosanti e tanti si' vitali. I nostri temi sono in cima all'agenda (dall’alimentazione non ogm, alla mobilità sostenibile, all’energia, pulita e rinnovabile, temi ribaditi con forza nel discorso che ha preceduto l’investitura, ndr). Tutti i giorni ci sono incidenti a centrali nucleari”.
Da qui per Francescato si deve riprendere il filo puntando sui temi ecologi a partire da quelli delle energie rinnovabili, del risparmio energetico e dell’efficienza, della ricerca, “compreso il nucleare di quarta generazione perche' per ora e' un fantasma".
Temi ambientali ma anche grande attenzione ai temi politici e all’azione del governo di centrodestra e allo "smantellamento della democrazia e della Costituzione fatto a colpi di leggi ordinarie. Arriveremo - avverte - a un deficit di democrazia clamoroso che ci metterà al pari, se non peggio, dei Paesi sudamericani".