«Il Tar della Toscana ha accolto il ricorso di Greenpeace e quello del Comitato di Pisa e Livorno insieme a Medicina Democratica e Forum Ambientalista contro il rigassificatore offshore al largo della costa tra Livorno e Pisa. Di conseguenza l´autorizzazione a suo tempo concessa alla prima area marina industriale in un´area marina protetta è stata annullata». Con queste parole esulta Greenpeace, entusiasta dell´esito del ricorso presentato nell´ottobre del 2007, quando aveva sollevato dubbi sulla legittimità dell´operazione.
«Non conosciamo ancora le motivazioni del Tar ma ne siamo sicuri: quel rigassificatore era e resta illegale», dichiara Alessandro Giannì, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. «Il mare non può essere dichiarato zona industriale, tanto più un´area dichiarata protetta come il santuario dei cetacei».
Le motivazioni della sentenza ancora non si conoscono ma sembra che da parte del Tar sia stato rilevato un vizio di procedura e non di sostanza. Il problema riguarderebbe la mancata autorizzazione rilasciata dal ministero dello Sviluppo economico: tale autorizzazione sarebbe dovuta arrivare dopo la concessione demaniale, al contrario di come in effetti è avvenuto. Ma l´autorizzazione, che deve essere data dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, potrebbe arrivare tra breve e con quella cadrebbero gli ostacoli alla realizzazione della piattaforma.
Per adesso però lo stop è inevitabile. La società Olt Offshore Lng Toscana aveva comunicato lo scorso due luglio di aver concluso l´acquisto della nave gasiera Golar Frost, per un valore complessivo di 231 milioni di dollari. La nave, secondo quanto comunicato dalla società, entrerà in cantiere nell´estate 2009 per subire gli interventi necessari per la trasformazione in terminale di rigassificazione.
Nessun commento da parte della Regione, che attende di conoscere le motivazioni della sentenza e fa sapere di non voler esprimersi in merito dal momento che non è direttamente coinvolta nel ricorso al Tar. Esultano invece i Verdi. «La decisione del Tar è una buona notizia», dice la portavoce nazionale Grazia Francescato, «che dà ragione ai tanti dubbi emersi nel corso dell´iter di un´opera che avrebbe avuto pesanti conseguenze dal punto di vista ambientale. Adesso occorre che si avvii una seria programmazione energetica, valutando i progetti di rigassificatori in base alle reali esigenze dell´Italia». E il partito di Livorno aggiunge: «Questa è una vittoria dei cittadini che sono stati esclusi dal processo di partecipazione e giustamente si sono sentiti defraudati dei loro diritti». (31 luglio 2008)