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lunedì 8 settembre 2008

ALITALIA, IL PARERE DEI VERDI

Cento (verdi): confronto con sindacati e’ essenziale
Frassoni (verdi): piano italiano contrario a norme UE
da: industriale-oggi e notiziealice apri

(AGI) - Roma, 3 set. - “Il ministro Brunetta sbaglia quando afferma che per quanto riguarda l’Alitalia si puo’ procedere anche senza il consenso dei sindacati perche’ cosi’ si rischia solo di esasperare gli animi. D’altra parte la stessa cordata di imprenditori e’ consapevole del fatto che un’intesa con i sindacati e’ un passaggio obbligato per non peggiorare ulteriormente la situazione”. Lo dichiara Paolo Cento dei Verdi. “Il piano industriale va discusso con i rappresentanti dei lavoratori, come vanno discussi gli eventuali esuberi, la loro collocazione e le garanzie del reddito per i dipendenti. Nel governo sulla vicenda Alitalia, ed in particolare sulla situazione di quanti rischiano il posto di lavoro - conclude Cento - regna tanta furbizia e molta confusione”. (AGI)

"Il governo non può derogare da regole antitrust comunitarie"
Bruxelles, 3 set. (Apcom) - Monica Frassoni, co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, denuncia il piano di salvataggio di Alitalia del governo Berlusconi, che proprio oggi Roberto Colaninno è venuto a presentare a Bruxelles, giudicandolo incompatibile con il diritto Ue.
"Siamo di fronte - afferma Frassoni in un nota diramata stasera a Bruxelles - ad una doppia, tripla violazione del diritto comunitario della concorrenza, incompatibile con il fondamento stesso del mercato interno, e le dichiarazioni rassicuranti del commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, ci sembrano inopportune e quantomeno premature; a meno che, come purtroppo già successo in altri casi, la Commissione decida di andare oltre le regole e trovare un 'accordo' ambiguo per evitare conflitti con gli Stati membri". Se fosse così, osserva la capogruppo dei Verdi europei, l'Esecutivo comunitario "non farebbe che minare ulteriormente la sua credibilità e legittimità di fronte ai cittadini, che aspettano un trattamento equo e conforme alle regole verso tutti, compresi i potenti che pensano di mettersi in tasca regole e procedure".
Nella nota si ricorda che il decreto legge n. 134 con cui il governo Berlusconi intende salvare Alitalia, prevede, tra le altre cose, una deroga per sei mesi alla normativa antitrust. "Si tratta di una deroga che il governo si sente autorizzato a mettere in atto per tutelare, in base all'articolo 25 della legge attuativa dell'Autorità garante per la concorrenza e per il mercato, rilevanti interessi nazionali: si sospenderebbe la normativa antitrust al fine di rendere possibile tra l'altro la concentrazione Alitalia-AirOne e instaurare il monopolio della tratta Linate-Fiumicino, in nome del dogma dell'italianità", spiega la nota.
Ma, sottolinea Frassoni, "la normativa comunitaria antitrust è regolata dal Trattato e il diritto nazionale degli Stati membri è subordinato alle regole antitrust comunitarie: il governo, dunque, non può 'chiedere' di derogare a tali regole a suo piacimento in nome di interessi 'nazionali' che in realtà sono solo gli interessi di pochi, e la Commissione non può consentirlo".
La capogruppo dei Verdi annuncia quindi di aver presentato un'interrogazione parlamentare in proposito al commissario Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, e al commissario Tajani. "Ci aspettiamo - conclude Frassoni - una risposta chiara e trasparente."