da: notizie alice
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Bruxelles, 4 set. (Apcom) - Monica Frassoni, capogruppo dei Verdi al Parlamento europeo, critica la "mancanza di trasparenza" che circonda la risposta del governo italiano alla Commissione europea sulla vicenda del censimento dei campi nomadi e la valutazione positiva che ne ha dato oggil'Esecutivo comunitario, e chiede che sia il rapporto di Roma che l'analisi di Bruxelles siano comunicati agli eurodeputati e pubblicati.
"Il Parlamento europeo e il pubblico - afferma frassoni in una nota diramata a Bruxelles - sono tenuti all'oscuro circa i contenuti del rapporto del governo italiano e i dettagli dell'analisi della Commissione europea. Deploriamo questa mancanza di trasparenza. Per lo meno la menzione di 'correzioni' alle misure italiane da parte della Commissione - sottolinea l'europarlamentare verde - dimostra che il dibattito dello scorso luglio nel Parlamento europeo ha avuto qualche effetto". Il riferimento è alle dichiarazioni odierne del portavoce del commissario alla Giustizia, Jacques Barrot, secondo cui "la buona cooperazione con le autorità italiane ha permesso di verificare la natura dei provvedimenti italiani e di correggere tutte le misure che potevano essere contestabili". Secondo Frassoni, le misure italiane riguardanti il censimento dei nomadi "incoraggiano l'ostilità nei confronti delle persone di origine rom e sinti, e rendono più difficile il compito di chi lavora per la loro integrazione". La capogruppo dei Verdi europei chiede quindi "alla Commissione e al Governo italiano a pubblicare il rapporto in modo che l'Europarlamento e il Pubblico possano formarsi una propria opinione sui suoi contenuti. Crediamo che la difesa dei diritti individuali e delle minoranze sia ancora un problema in molti paesi Ue, non solo in Italia. La Commissione deve perciò monitorare più attentamente - conclude Frassoni - l'applicazione della legislazione Ue in questo settore in tutta Europa".