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venerdì 7 novembre 2008

L’EREDITA’ CHE NON VOGLIAMO

C’è chi chiede “nuovo” nucleare, ma stiamo ancora “pagando” per quello che non c’è più Da Report-RAI3 del 02 novembre 2008
apri

- Centrali nucleari autorizzate dai comuni con molta semplicità come se fossero semplici autofficine;
- Dal ’87 centrali abbandonate e infinite discussioni su cosa fare;
- E intanto si paga la Francia per tenerci le scorie che, un giorno o l’altro, ci restituiranno.


Un veloce tour nelle “bellezze” dell’Italia dell’atomo:

1-Impianti della Casaccia (Roma)
- Plutonio ed uranio impoverito ancora depositati presso la centrale;
- Alcuni fusti per mancanza di spazio, sono addirittura lasciati nel cortile!

2-Saluggia (Vercelli)
- Rifiuti radioattivi liquidi stoccati in una zona dove le alluvioni sono frequenti.
- Numerosi casi di contaminazione nei dipendenti;

3- Sessa Aurunca (Caserta)
- Fermata già prima del referendum a causa di un guasto;
- E’ stata costruita in una zona sismica e l’adeguamento non era economicamente conveniente
- Negli USA una centrale gemella è stata smantellata, qui annualmente si pagano milioni per il mantenimento;
- Alcuni bidoni sono stati sotterrati e non recuperati;
- Nelle carte la centrale non c’è e la zona è considerata agricola: è abusiva?!

4-Latina
- Mai entrata in funzione;
- 80 persone attualmente impegnate nella custodia della centrale in attesa dello smantellamento.

5- Rotondella (Matera)
- Contiene barre radioattive importate dagli USA con lo scopo di “recuperarle”;
- La centrale in USA ha chiuso: le barre sono diventate di proprietà dell’ENEA nel 1973;
- 50 persone attualmente sono impegnate nella custodia della centrale.

In più:
- Gli ospedali aumentano la produzione di rifiuti nucleari;
- In un paese del Molise, un privato ha raccolto nello scantinato della sua casa in centro, centinaia di fusti di scorie nucleari. Ora che è morto, nessun erede li rivendica e diventeranno “bene” dello Stato!

Nel 2003: c’era il progetto di depositare le scorie a Scanzano Jonico (zona sismica e con il litorale in erosione). Le proteste hanno bloccato il progetto. Il governo in carica in quel anno ha promesso indennizzo ai comuni con “disagi” derivati dal nucleare: molti contributi non sono mai arrivati.

Ed oggi?
- Il governo vuole 10 nuove centrali e per le loro scorie si cercherà, con molta difficoltà, un deposito;
- L’iniziativa privata (se ci sarà?) sceglierà dove costruire tra un elenco di siti stilato da esperti;- Le Regioni, anche se contrarie, subiranno le decisioni imposte dal governo.