Presentato l’Atlante sul consumo di suolo della Provincia di Milano. apri
Dalle news di verdi.it
Stop al cemento
Quasi la meta' del territorio milanese entro pochi anni sara' occupato da edifici. Legge popolare contro il consumo di suolo
Quasi la meta' del territorio della provincia di Milano entro pochi anni sara' occupato da edifici. Se i 189 Comuni del milanese daranno corso ai loro piani di urbanizzazione, il consumo di suolo passera' dal 35,2 per cento al 42. Il dato e' contenuto nell'Atlante sul consumo di suolo realizzato dal Centro studi Pim e presentato a Palazzo Isimbardi in un convegno introdotto dall'assessore provinciale al Territorio Pietro Mezzi.
Dal dato medio al particolare. Il picco di urbanizzazione e' nella zona del nord Milano, coperta da cemento per l'82,1 per cento. A Milano citta' si parla del 69,9 per cento di suolo consumato, la zona di Legnano e' al 54,2 per cento, quella di Rho al 58,5. Oasi verdi, sempre secondo il rapporto del Centro studi Pim, sono la zona Abbiatense Binaschino, ferma al 13,3 per cento e la Castanese, al 27,7 per cento.
"Abbiamo previsto una soglia di crescita del consumo di suolo che non superi il 45 per cento – commenta l'assessore, facendo riferimento al piano che la provincia dovrebbe licenziare entro fine legislatura - Una soglia di sostenibilita' per garantire la capacita' del territorio di rigenerarsi, per conciliare le esigenze di sviluppo con progetti di equilibrio delle risorse ambientali e territoriali e per indirizzare le nuove aree dismesse o da riqualificare, posizionate sulle principali linee di trasporto pubblico".
"Riconosciamo che la Provincia e' al momento l'unico ente a puntare il dito contro il consumo di territorio. Dobbiamo abituarci a pensare al suolo come una risorsa da tutelare", ha detto Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia.
"Abbiamo promosso – spiega Di Simine - una raccolta firme per una legge popolare che prevede tra l'altro meccanismi come la compensazione preventiva e l'obbligo, prima di costruire nuovi edifici, di dimostrare che non ci sono altre alternative, ad esempio aree o edifici dismessi da recuperare".
Una proposta che va di pari passo con la denuncia che "in Italia mancano stime precise sul consumo di suolo - conclude Di Simine - per questo diventa difficile fissare dei limiti. E' un vuoto legislativo che va colmato".
Redazione Econews 17 marzo 2009