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giovedì 19 marzo 2009

WORLD WATER FORUM DI ISTANBUL

Acqua bene prezioso. Da ECONEWS alcune riflessioni sul Forum attualmente in corso in Turchia. apri




Approvigionamenti e potabilizzazione costano cifre da capogiro ai paesi poveri. E con l'aumento demografico sarà peggio. Rapporto dell'Iucn al forum mondiale di Istanbul

Le inadeguate risorse idriche e i problemi di approvvigionamento di acqua potabile possono costare fino all'1,4% del Pil di un Paese.
E quando c'e' carenza d'acqua "gli effetti si sentono su tutta la societa'".
E' quanto emerge dal Rapporto dell'International Union for the Conservation of Nature (Iucn) presentato in occasione del WORLD WATER FORUM DI ISTANBUL dove sono riuniti fino al 22 marzo oltre 3.000 organizzazioni piu' di 10.000 i convegnisti provenienti da 130 Paesi del mondo, per un totale di circa 20mila presenze.

L'obiettivo del Forum e' di inserire la crisi idrica mondiale nell'agenda internazionale. Secondo il report di Iucn, "inadeguate risorse d'acqua e di servizi di acqua potabile costano l'1,4% del Pil in Bangladesh, l'1% del Pil in Colombia e lo 0,6% in Turchia". E per salvare la risorsa acqua servono leggi migliori, regole e politiche mirate, come ha reclamato l'Iucn.

"Il successo della governance dell'acqua richiede un forte sistema di leggi e regole per raggiungere i benefici cui mira la politica" ha detto Alejandro Iza, direttore dell'Environmental Law Centre nel presentare il Rapporto dell'Iucn, spiegando come la gestione della risorsa acqua di una nazione ricade sulla salute della popolazione. "Efficaci legge per l'acqua - ha detto ancora Iza - devono combinare insieme precisione con flessibilita', sviluppo sostenibile e protezione dell'ambiente".

Circa un miliardo di persone, secondo le ultime stime internazionali, infatti, gia' ora non dispone di acqua potabile, circa 2,5 miliardi non possiede i servizi sanitari, solo il 16% usufruisce di acqua in casa, mentre l'84% deve cercarla presso fonti dove e' scarsa o di qualita' scadente. Inoltre 8 milioni di persone, per lo piu' bambini, muoiono ogni anno per malattie legate a carenza di acque. Ed il futuro si fa ancora piu' nero. Secondo le previsioni dell'Onu, inoltre, la popolazione mondiale di 6,6 miliardi di persone crescera' di 2,5 miliardi entro il 2050, per la maggior parte nei paesi in via di sviluppo, dove molte zone soffrono gia' di scarsita' idrica.

La crescita demografica, quindi, si tradurra' in un aumento della domanda di acqua dolce di 64 miliardi di metri cubi all'anno, sottolinea il rapporto. Che rileva come ormai la maggior parte del Nord Africa e del Medio oriente, abbiano gia' toccato il limite delle proprie risorse idriche.

Redazione Econews. 19 marzo 2009