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venerdì 7 gennaio 2011

OPERAZIONE “LAVAGGIO DEL CERVELLO”

Dalla TV al web, entra nel vivo la campagna mediatica per promuovere il grande imbroglio del nucleare apri





Lo spot : le pedine nere, "cattive", attaccano, ma le bianche, i buoni, o meglio "i saggi", controbattono ed alla fine hanno l'ultima parola.

La partita a scacchi della nostra coscienza tra nucleare sì e nucleare no ci viene proposta, quotidianamente, negli spot pubblicitari del “Forum Nucleare Italiano”. Una partita che non si conclude ma che chiaramente è indirizzata a favore di una delle due parti in gioco.
Quale? Lo si capisce chiaramente approfondendo la questione, superando il breve messaggio dello spot televisivo e leggendo quello che è stato pubblicato sul sito.

Tante "buone notizie" per convincere i cittadini che le pedine bianche forse hanno un po’ più ragione.
Notizie del tipo: “Algeria: entro 12 anni via a produzione elettrica da nucleare”; “Cina: annunciato riprocessamento del combustibile nucleare”; “ENEA: dal nucleare il 17,8% del fabbisogno elettrico nazionale”.

E le scorie? E’ il problema forse più sentito, che viene però prontamente minimizzato con un eclatante: “Le Scorie? Problema Risolvibile. Perché Non Prendiamo Esempio Dalla Svezia?”

Forum Nucleare Italiano è di parte? Giudicatelo voi, considerando che si presenta come “organismo indipendente” e “associazione culturale no-profit” formata però da importanti soggetti, “leggermente” interessati alla produzione di energia nucleare (Ansaldo nucleare, Areva, Edison, Enel, GDF Suez, Sogin, Terna, Confindustria ed altre).
La missione del Forum: ufficialmente è quella di alimentare un dibattito pubblico sul nucleare, ampliando la conoscenza, in realtà è una vera e propria opera di convincimento, su incarico dell’attuale governo.
Eppure nessun ministro o rappresentante della maggioranza ha mai avuto il coraggio di dire dove saranno fatte le centrali.

Una pubblicazione pro-nucleare, allegata ai i periodici diocesani dal titolo Energia per il futuro è in distribuzione già da qualche mese.
Meglio portarsi avanti per evitare un'altra Scanzano Jonico, nelle cui miniere naturali di sale era stato individuato il sito nazionale di stoccaggio delle scorie. Era il 2003. Le proteste dei cittadini e delle associazioni bloccarono il progetto.

L'opera di convincimento è iniziata con Scajola, che si è poi dimesso per problemi legati all’acquisto di una casa vista colosseo. Ora è il sottosegretario all’Energia Stefano Saglia, che parla con ottimismo dell'obiettivo di liberare l'Italia dalla dipendenza energetica verso i paesi esportatori di risorse. Ma l’Uranio per il nucleare da dove arriverà?

Concludiamo con un sorriso, gustandoci le parodie del famigerato spot che ci spiegano, contrariamente all’originale, che:

- le rinnovabili sono illimitate, il nucleare invece no, proprio come il petrolio di cui si propone come sostituto.

- con un mix di fonti rinnovabili, migliorando la ricerca e riducendo i consumi, le rinnovabili basteranno a soddisfare i bisogni energetici.

- il nucleare è pericoloso: le scorie, di cui oggi abbiamo già una pesante eredità dell’era pre-referendum, potrebbero anche esser poche, come le pedine bianche affermano, ma certamente richiedono un mastodontico impegno per una messa in sicurezza pluriennale.

precedenti post su nucleare...

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